Il libro di Szasz del 1977 indica la presa di coscienza, da parte della Società intera, della gravità del “fenomeno droga”, che negli anni 70 divenne una realtà pesante e drammatica. Partendo da questa consapevolezza, le due più importanti Associazioni Internazionali di Servizio – Lions e Rotary – decisero di unirsi per iniziare una lotta contro la diffusione di questo gravissimo pericolo che, quotidianamente, arrivava a colpire un numero sempre crescente di giovani.
Nacque così AIDD – Associazione Italiana contro la Diffusione della Droga – che iniziò ad entrare nelle Scuole, coinvolgendo Insegnanti e Genitori, e affrontando con i bambini delle Primarie e i ragazzi delle Secondarie di 1° e 2° grado, il problema droga, sensibilizzando sul pericolo da questa rappresentato, sui danni fisici e psichici, spesso irreversibili, da essa derivanti e sulla conseguente perdita della capacità di costruirsi un futuro.
Psicologhe, Pedagogiste, Farmacologi e Volontari iniziarono a lavorare incessantemente, rispondendo, anche telefonicamente, a richieste di aiuto da parte di Genitori disperati. Con il passare degli anni e con i cambiamenti verificatisi in ambito sociale, la Droga non risultò più essere l’unica “dipendenza” dalla quale i giovani venivano catturati e, così, AIDD iniziò ad occuparsi anche di Tabagismo, di Alcol, di Ludopatia, di dipendenza da Internet e da tutti quei nuovi pericoli nati e sviluppatisi con il progresso tecnologico.
La consapevolezza che all’origine di ogni dipendenza esiste una fragilità e che le fragilità nascono da un disagio profondo, ha portato ora AIDD a decidere di ampliare nuovamente il suo raggio di azione, estendendo i propri interventi al “disagio giovanile” nelle sue molteplici sfaccettature, con particolare attenzione a quei comportamenti, che da esso derivano e che rappresentano sempre di più un grave fenomeno sociale: bullismo, cyberbullismo, abbandono scolastico, violenze volte contro se stessi e contro altri.
Dalla droga, alle dipendenze al disagio giovanile
STORIA
“C’è probabilmente una cosa, e una soltanto, su cui concordano tutti i capi di stato moderni; una cosa su cui concordano i cattolici, i protestanti, gli ebrei, i maomettani e gli atei; una cosa su cui concordano i democratici, i repubblicani, i socialisti, i comunisti, i liberali e i conservatori (...), le autorità mediche e scientifiche e su cui concordano i punti di vista espressi attraverso sondaggi di opinione e risultati di votazione della grande maggioranza delle persone di ogni paese civilizzato. Questa cosa è il “fatto scientifico” che certe sostanze, che alla gente piace ingerire o iniettarsi, sono “pericolose” e che l’uso di tali sostanze costituisce “abuso di droga” o “assuefazione alla droga”, una malattia, questa, che le forze unite della professione medica e dello stato hanno il dovere di controllare e sradicare”.
Thomas S. Szasz, Il mito della droga
Psichiatra
Associazione italiana ODV ETS
DIRETTIVO
PETTINARI NAZZARENO
Presidente Onorario
Trifilò Antonio
Lions - Presidente
Franco Crippa
Rotary - Vice Presidente
Stefano Sgarella
Rotary - Vice Presidente
Fabrizio Gasparo
Presidente Revisore dei Conti
Enrico Nicolini
Revisore dei Conti (Comp)
Stefano Cattelan
Consigliere/Tesoriere
dalla fondazione a oggi
PRESIDENTI
2024-2025
Antonio Trifilò
Lions
2022-2023
Franco Crippa
Rotary
2022
Gianfranco Caradonna
Rotary
2020-2021
Pasquale Cammino
Lions
2018-2019
Franco Crippa
Rotary
2018
Marco Schiavini
Rotary
2016-2017
Cesare Pedroni
Lions
2014-2015
Nazzareno Pettinari
Rotary
2012-2013
Walter Migliore
Lions
2010-2011
Nazzareno Pettinari
Rotary
2008-2009
Efisio Galanti
Lions
2006-2007
Giovanni Cevenini
Rotary
2004-2005
Anna Coccia Visco
Lions
2002-2003
Alberto Brunetti
Rotary
2002-2001
Maurizio Pellegrini de Vera
Lions
1998-1999
Carlo Sarasso
Rotary
1996-1997
Antonio Vallese
Lions
1994-1995
Luciano Deriù Campus
Rotary
1990-1993
Vincenzo Sessa
Lions
1986-1989
Luciano Deriù Campus
Rotary
1984-1985
Gianfranco Isalberti
Rotary
1982-1983
Giovanni Rigone
Lions
1980-1981
Gildo Rota Baldini
Rotary
1979
Carlo Martinenghi
Lions
1977-1978
Gianfranco Isalberti
Rotary